L’esperienza avviata, nel mese di Ottobre 2009, si è rivelata interessante e proficua per il cammino di crescita di un gruppo di ragazzi, che l’ASS n4 ” Medio Friuli”, servizi per l’handicap, ha voluto sostenere, tramite anche la possibilità di un finanziamento specifico che la Provincia di Udine ha erogato, nel piano triennale per il sostegno della domiciliarità, art. 5/ L.R. 41/96.
Il progetto si è rivelato interessante perché la situazione abitativa, essendo nuova, ha stimolato nuove potenzialità che, in altri contesti, non erano emerse; proficua in quanto i ragazzi hanno dimostrato capacità di apprendere nuovi comportamenti e responsabilità di fronte ai nuovi impegni assunti
Il progetto “Formazione all’autonomia abitativa a sostegno della domiciliarità”, finalizzato a sperimentare iniziative educative e di autonomia personale, attraverso la promozione di soluzioni abitative di vita indipendente a bassa soglia assistenziale, si è concretizzato con l’individuazione di un appartamento, preso in affitto nel centro di Udine, che ha offerto la possibilità ad un gruppo di giovani disabili di sperimentare se stessi nella relazione con gli altri e nelle azioni riferite alla quotidianità.
La novità dell’esperienza, data sopratutto dalla normalità del contesto e dalla vita di gruppo, ha stimolato i ragazzi a trovare delle soluzioni alternative e così superare delle reali difficoltà attraverso le loro capacità effettive, sia nella vita quotidiana, che nella vita di relazione in gruppo; ciò attraverso una realtà educativa complessa che ha aiutato da un lato la singola persona a maturare, a crescere, sia il gruppo a superare le diversificate difficoltà del confronto con la vita concreta di ogni giorno.
Di fronte alle difficoltà della vita comunitaria, i ragazzi sono stati i veri protagonisti nella ricerca di possibili soluzioni. In tal modo, i problemi sono stati affrontati con le risorse dei ragazzi stessi aiutati comunque da una riflessione condivisa con le famiglie. Questa sinergia di tre realtà, famiglia, ragazzi, educatori, ha permesso di scegliere un percorso di crescita delle potenzialità dei ragazzi verso una responsabilizzazione nella gestione della propria vita.
E’ un esperienza importante per il significato che riveste, per il modo nuovo di intendere il concetto di disabilità come QdV (Qualità di Vita) della persona, che si autodetermina in un’ottica di vita indipendente diventando risorsa per se stesso e per il territorio.
Ecco alcuni istanti del progetto:







































































































